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The Ocean Cleanup: System001 in funzione!

Oggi, 8 Settembre 2018, entrerà in funzione l’idea presentata 5 anni fa dal giovane Boyan Slats. Parliamo di Ocean Cleanup, un sistema innovativo per ripulire gli oceani da rifiuti (in particolare plastica) sfruttando le correnti oceaniche e i venti. Tale sistema nasce dall’impossibilità di utilizzare navi e barche per raccogliere le enormi (e sparse) quantità di rifiuti, sopratutto per motivi economici oltre che logistici.

Boyan ha ideato questo sistema spinto dalla notizia di una grande isola di rifiuti plastici situata nel Pacifico (nota come Great Pacific Garbage Patch). Si è stimato che tale “isola”, formata in realtà da cumuli di immondizia, sia vasta quasi tre volte la Francia e si troverebbe in un’area compresa tra la California e le Hawaii. Come precedentemente detto, il recupero di tutti questi rifiuti con metodi classici risulta impossibile o comunque molto complesso ed è proprio per questo che è stato creato Ocean Cleanup.

Nell’arco degli ultimi 5 anni e grazie alla fama mediatica raggiunta, Boyan ha attivato una campagna di crowfunding per la raccolta fondi e allo stesso tempo ha formato un team di scienziati ed esperti che lo hanno aiutato nella realizzazione del progetto.

 

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Boyan Slats in una conferenza nella quale illustra l’area dove è presente la maggior quantità di rifiuti

 

 

Il Funzionamento di Ocean Cleanup

Il concetto sfruttato da Boyan è tanto semplice quanto funzionale: se è impossibile recuperare pezzo pezzo ogni rifiuto, lasciamo che siano i rifiuti stessi a farsi recuperare. Il sistema di recupero è formato da 600m di galleggiante e 3 metri di reti fittissime agganciate sotto di esso. Ciò permette il recupero di tutta la plastica galleggiante e la salvaguardia della vita marina che non rischia di rimanere intrappolata nelle reti convenzionali usate altrimenti per “pescare” i rifiuti. Grazie alle correnti, ai venti e alle onde, il galleggiante avanzerà nella stessa direzione della plastica, ma più velocemente, intrappolandola e raccogliendola per una successiva missione di recupero effettuata tramite navi apposite. Tutta la plastica recuperata verrà poi portata a terra e riciclata per dare vita a prodotti più durevoli. L’intera struttura galleggiante è alimentata grazie a dei pannelli solari ed è dotata di spie di segnalazione luminose (per la posizione in mare), sensori di urto e collisione, telecamere, antenne satellitari per lo scambio costante di dati e informazioni ed infine antenne GPS per monitorare ogni minimo spostamento.

 

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Funzionamento del galleggiante

 

 

La messa in funzione: 8 Settembre 2018

L’impianto denominato “System 001” entrerà in funzione ufficialmente oggi, 8 Settembre 2018, con una diretta streaming dell’evento (vi lasciamo il link a fondo pagina) e si stima che in meno di 5 anni riuscirà a recuperare più del 80% della plastica presente in quella zona del Pacifico.

 

Un video di presentazione del progetto:

 

Fonti:

Fabrizio Miranda
Sono uno studente della facoltà di Informatica dell'Università La Sapienza di Roma. La mie più grandi passioni sono l'informatica e l'elettronica. Amo il nuoto, la natura e gli Oasis.

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